Sonnu stranu e ternu siccu

La commedia è ambientata nella realtà dei nostri giorni e culturalmente trae ispirazione dalla quotidianità belmontese. I tratti caratteristici di questa cultura possono essere rintracciati nel linguaggio dei personaggi, nel loro modo d’essere e di interagire.
Al centro della commedia troviamo una famiglia un po’ particolare, ma ciò non significa che sia lontana dalla concreta realtà. Il capo famiglia, Orazio, manifesta nelle sue battute una sofferenza particolare per la situazione familiare che lo imprigiona e che, secondo le sue aspirazioni, non gli permette di realizzarsi. Questo personaggio un po’ particolare trova un uomo che apparentemente mostra di condividere i suoi ideali e quindi di liberarlo da quella prigionia; si tratta di Alberto, un vicino di casa trasferitosi di recente, con il quale Orazio pensa di intraprendere un’illusoria carriera artistica. Sarà illusoria perché, con gran disappunto, Orazio scoprirà, più tardi, che quella di Alberto non è vena artistica ma pura follia.


Sullo sfondo di questa vicenda si colloca la mania del gioco del lotto e quindi della facile vincita, che vede protagonista proprio la stravagante famiglia di Orazio. La poliedricità della commedia è data dalla tragicomicità, elemento peculiare che caratterizza taluni personaggi tra cui: Alberto nella sua incompresa follia, o Michelino nella sua derisa diversità.
In queste vicende l’unico personaggio che sembra trarre beneficio da questo gruppo di “cucuzzuna”, così come li definisce egli stesso, è Biagio, venditore di menzogne di cui spesse volte Orazio è fornitore. Biagio, infatti, si occupa della vendita di prodotti che si rivelano semplicemente frutto della sua fantasia, ma che tuttavia potrebbero essere pallide ombre di realtà future.